Negli ultimi anni, il mondo degli sport per disabili sta conoscendo un grande boom. Merito anche di eventi come le Paralimpiadi, che mostrano la forza e il coraggio di straordinari atleti che non si lasciano fermare da nulla. In quest’ottica, non stupisce che lo sport si sia notevolmente aperto a chi soffre di defict, parziali o totali, alla vista. Discipline sportive come il calcio o il baseball hanno trovato il modo di aprirsi anche a persone non vedenti grazie ad un semplice principio: quello di sfruttare il senso dell’udito.
Come funziona il baseball per non vedenti
Chi non può contare su un senso tanto importante come quello della vista, è però in grado di affinare gli altri sensi, soprattutto quello dell’udito. Questo è il punto di forza su cui si basano gli sport per non vedenti: nel baseball, nello specifico, la pallina è stata progettata con specifici campanelli al suo interno in modo da permettere ai giocatori di localizzarla attraverso il suono che produce muovendosi.
Non solo i giocatori cechi sono ammessi al gioco del baseball per non vedenti: anche gli ipovedenti possono partecipare, indossando però una benda sugli occhi per equiparare la propria condizione.
Solo la pallina viene modificata per il gioco: i guantoni e le mazze restano i tipici strumenti da baseball, senza alcun tipo di modifica. Del resto, anche le regole di gioco sono praticamente identiche a quelle del baseball tradizionale. Come nel baseball per normodotati, serve una grande concentrazione, precisione nei lanci e nella ricezione, una buona preparazione fisica generale e una piccola dose di furbizia.
La storia del baseball per ciechi in Italia
La storia ufficiale del baseball per ciechi in Italia è iniziata il 16 ottobre del 1994, a Bologna. Qui, sul Diamante Rino Veronesi di Casalecchio di Reno, cittadina nella provincia bolognese, si è giocata la prima partita dimostrativa. Erano stati necessari ben due anni di preparativi per studiare il nuovo sport e trovare le necessarie soluzioni alle problematiche che si presentavano. Ma con costanza e tenacia, si è arrivati a creare quella che era un’assoluta novità in campo sportivo.
Furono necessari altri due anni per migliorare la tecnica e per dichiarare definitivamente aperto il nuovo settore. Nel 1997, poi, la AIBXC ONLUS ha dato il via al primo campionato italiano, che da allora si svolge ogni anno. Inoltre, viene giocata la coppa Italia e un torneo di fine stagione.
Le prime edizioni dei due maggiori eventi (campionato e coppa Italia) furono vinte dalla Aquilone Empoli Red Sox, mentre il campionato 2018 è andato a I Patrini Malnate e la coppa Italia 2018 agli AllBlind Roma.
Il 7 luglio 2018, poi, alla storia della AIBXC ONLUS è stata aggiunta una nuova importantissima tappa, con la fondazione della Lega Italiana Baseball Ciechi ed Ipovedenti (LIBCI).
Un percorso ricco di soddisfazioni che negli anni ha permesso a tanti ragazzi e adulti di scoprire un nuovo sport e di vivere esperienze indimenticabili. Nuove squadre sono nate in molte città italiane, permettendo a persone non vedenti di cimentarsi in uno sport dinamico e divertente. La strada da fare è ancora lunga e il sogno di molti è quello di vedere il baseball per ciechi alle Paralimpiadi, come d’altro canto accade già per altri sport di squadra come il calcio a 5 per ciechi.